La Biblioteca di Musica Sacra
La Biblioteca di Musica sacra è certamente il nostro progetto più amato. Una proposta che guarda al futuro della musica sacra e che intende offrire un segno tangibile del nostro impegno in ambito musicale. Il progetto consiste nel restauro della sagrestia sud della chiesa di San Bartolomeo, in disuso da oltre cinquant’anni e una riqualificazione dei due livelli della sagrestia, con una sala prove/multifunzionale al piano terra e una biblioteca al piano superiore. Una superficie relativamente contenuta (167 m2 per un volume complessivo di 600 m3), ma senz’altro molto funzionale per le attività musicali di un coro liturgico.
Il progetto mira a riconnettere uno spazio sacro (attualmente inutilizzato) ispirato da uno dei più significativi modelli culturali (e musicali) della tradizione occidentale, la Stiftsbibliothek dell’Abbazia di San Gallo, in Svizzera. Ovviamente la Biblioteca di Musica sacra è attualizzata nel tempo di oggi e nel contesto urbano di una città medio piccola come Brugherio, collocata alle porte della città metropolitana di Milano.
Il sogno
La realtà
Nella pianta carolingia di San Gallo è evidente l’uso degli spazi della sagrestia abbaziale: al livello superiore una biblioteca (supra bibliotheca) al piano inferiore lo scriptorium (infra sedes scribentium). In modo analogo il livello superiore della sagrestia brugherese nel nostro progetto è dedicato alla biblioteca. A tale scopo abbiamo raccolto negli anni circa 8000 unità bibliografiche, tra partiture, spartiti, libretti di canto assembleare, testi di musicologia e di teoria musicale, materiale multimediale. Per la gestione di tutto il materiale abbiamo contattato negli anni passati il progetto biblioteche ecclesiastiche della CEI alla quale vorremmo aderire tramite il loro opac.
Lo spazio inferiore prevede invece una sala prove per il coro, che possa divenire anche una sorta di “laboratorio” per tutte le attività musicali connesse a quella corale, un luogo cioè in cui la musica sacra possa essere studiata, eseguita e promossa. Un luogo di studio, di incontro e di scambio che possa coinvolgere l’assemblea della comunità pastorale brugherese ma anche altre realtà, altre chiese, le scuole, altri cori.
Elaborati grafici
L’educazione musicale è senz’altro una delle sfide del nostro tempo. Come pure il riutilizzo dell’eredità architettonica religiosa nell’Occidente cristiano. Perché allora non tentare di accostare questi due elementi in un nuovo progetto? In fondo molti conservatori di musica in Italia hanno oggi sede in un ex convento soppresso in età napoleonica. La funzionalità dell’edificio sacro trova perfetta corrispondenza nell’insegnamento musicale che prevede un rapporto diretto tra insegnante e allievo più che quello di “uno a molti” tipico delle aule universitarie. Nel nostro caso l’intenzione è quella di connettere una piccola porzione inutilizzata della nostra chiesa parrocchiale con il contesto culturale del territorio, attraverso la musica sacra e soprattutto…attraverso il nostro impegno e di quelli che crederanno al progetto.