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In voce mista al dolce suono

Le nostre attività In voce mista al dolce suono

In voce mista al dolce suono

Non solo concerti, ma una settimana di reciproca conoscenza musicale, umana e culturale, di scoperta e di “riscoperta” di luoghi storico-musicali in ambito milanese, lombardo e bolognese. È questo l’ambizioso progetto che il Comune di Brugherio e il nostro coro hanno ideato, sviluppato e organizzato, in collaborazione con la Faculty of Music della University of Columbia-Missouri.

un itinerario affascinante, che si snoda attraverso numerosi approfondimenti, incentrati sulla tradizione musicale sacra milanese e lombarda, e che coinvolge due figure determinanti per la cultura musicale: Sant’Ambrogio (340ca.-397) padre della Chiesa e della musica e Franchino Gaffurio (1451-1522), teorico e compositore, nato a Lodi, maestro di cappella del Duomo di Milano per quasi quarant’anni. Ma è anche un itinerario che si inoltra verso le infinite strade della musica sacra: geograficamente fino a Mantova, con l’Archivio musicale della cappella gonzaghesca di S. Barbara, e a Bologna, la città che udì le voci di molti cantori milanesi mischate a quelle bolognesi, i complices musicos bononienses, come li definì Gaffurio stesso. una proposta di opere musicali sia antiche sia moderne e contemporanee, scelte dai musicisti americani per i concerti, pensando a Milano, a Leonardo e all’Italia.

La sintesi di questo progetto è riassunta nel magnifico frontespizio xilografico del Practica musicae di Gaffurio che abbiamo scelto come simbolo per i concerti, visibile anche qui nell’edizione pubblicata nel 1512 a Venezia da Zanni, e riprodotto dall’esemplare conservato presso la Biblioteca Trivulziana di Milano. Quattro sono i punti salienti del nostro progetto musicale: la musica theorica, ovvero lo studio teorico della musica, simboleggiata dal bimbetto intento alla lettura nel margine inferiore dell’immagine, la musica practica, raffigurata dai cantori nell’atto dell’esecuzione musicale di una canto liturgico durante una celebrazione; ci sono poi le fonti musicali, rappresentate dal grande libro corale aperto sul badalone, e infine la non meno importante attività dell’ascolto, raffigurata dal “voltapagine” che assiste l’esecuzione del coro con il braccio appoggiato sul leggio corale.

La musica theorica ha avuto il suo spazio nella Lecture che importanti studiosi italiani e statunitensi hanno tenuto nel contesto della quattrocentesca chiesa di S. Bernardino alle Monache, gentilmente messa a disposizione dall’Associazione culturale Amici di S. Bernardino alle Monache. La conferenza ha previsto interventi dei professori Mel George, Neil Minturn, Cesarino Ruini, Umberto Scarpetta e David Shenker, con la traduzione di Candace Smith. L’incontro ha previsto un approfondimento quantomai interessante sulla musica rinascimentale a Milano e in Lombardia: Gaffurio e il suo mondo musicale, il rapporto di Leonardo da Vinci con la musica e l’arte del suo tempo, le fonti musicali di importanti cappelle musicali lombarde quale è il Fondo S. Barbara conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano e i Maestri di cappella del Duomo di Milano, dall’Ars nova fino al Rinascimento.

La musica practica, raffigurata dai cantori sulla sinistra della xilografia e guidati, con tutta probabilità da Gaffurio stesso (riconoscibile nel personaggio rivolto verso lo spettatore) coincide con la musica eseguita e quindi con il coro, gli splendidi University Singers guidati  dalla mano sicura del loro maestro, Paul Crabb. Grazie alla sua amicizia, oltre naturalmente i suoi moltissimi meriti artistici, abbiamo potuto realizzare questo progetto.

Il libro corale corrisponde alla imponente tradizione musicale manoscritta e a stampa che la città di Milano e di Bologna custodiscono. Oltre al volume gaffuriano abbiamo ammirato insieme alcuni esemplari significativi posseduti dalla Biblioteca Trivulziana, esposti per l’occasione nella sala del tesoro del Castello Sforzesco, offerti in visione dalla cortesia della dottoressa Isabella Fiorentini e dal dottor Luigi Spinelli, responsabili dell’Istituto. La giornata è stata anche occasione per una visita ai Musei d’arte del Castello Sforzesco, per rivivere i fasti della famiglia Sforza, e per cantare un mottetto di Gaffurio dedicato a Ludovico Maria Sforza nella sala delle asse, un altro mottetto mariano presso la Cappella ducale del castello. L’emozione indelebile è stata però quella di cantare un mottetto di Orlando di Lasso tutti intorno alla Pietà Rondanini di Michelangelo. Un momento indescrivibile.

Le fonti musicali e Leonardo da Vinci sono stati i protagonistti di una visita alla Biblioteca Ambrosiana, con una presentazione di mons. Franco Buzzi. E poi una visita al Teatro alla Scala, e con la musica dell’Ave Maria di Giuseppe Verdi cantata dagli University Singers.

Ma il gusto per la scoperta delle fonti musicali si è trasferito anche a Bologna, nel Museo della Musica e nell’Archivio-biblioteca dell’Accademia Filarmonica di Bologna. L’organista della Basilica di San Petronio ha illustrato per noi gli antichi organi della basilica.

Il voltapagine rappresenta l’ascolto, fatto di persone e di luoghi. Luoghi pieni di significato e dove si sono tenuti i concerti, tra cui la Basilica di Santa Maria delle Grazie e la Basilica di Sant’Ambrogio. Così anche a Bologna. Al concerto in San Bartolomeo a Bologna è poi seguita la celebrazione della Solennità di Pentecoste, accompagnata dai musicisti americani e da noi.

Infine l’ultimo concerto nella chiesa di San Bartolomeo a Brugherio. Gli University Singers hanno intonato anche un brano espressamente dedicato ai Tre Re. Per l’occasione tutti i cantori hanno avuto una bella sorpresa: Antonio Teruzzi, artista italiano nato a Brugherio, ha omaggiato ognuno di loro con una sua opera, appositamente incollata sul piatto anteriore di un’opera di Gaffurio, l’Extractus parvus musice.

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